Il primo approccio avvenne il 25 1961 quando l’Ufficiale Esecutivo della tribù Ukinga (capo) Mr. Kiluswa chiese ai Missionari della Consolata di fondare un ospedale nell’area di Ukinga. Nella richiesta sottolineava che in quella zona c’era una carenza medica e un gran numero di bambini morivano in giovane età. Dopo vari incontri con le autorità il 30 novembre 1961 il Ministero della Salute e l’Ufficiale del Lavoro approvarono la richiesta di istituire un Ospedale nel villaggio di Ikonda.
Alla fine dell’anno 1963 iniziarono le costruzioni: prima la casa dei padri missionari, 4 case per accogliere i parenti dei malati, e una pompa per l’acqua. Dal 1964 al 1968 altre realizzazioni si susseguono con la capienza dell’Ospedale di 60 posti letto. Nel febbraio 1968 arrivò il primo medico italiano e il 7 ottobre 1968 Mwalimu Julius Nierere Presidente della Tanzania venne ad aprire l’Ospedale. Nel 1974 nascono nuovi edifici: il reparto pediatrico con 40 posti letto e un programma per la riduzione della mortalità infantile. Migliorate le condizioni igieniche. Case per le visite ambulatoriali. Case per nuovi medici. Una macchina sterilizzatrice arriva in ospedale. L’Ospedale continua a crescere e nel 1983 raggiunge i 180 posti letto.
Dal 1996 al 2000 hanno lavorato a Ikonda diversi medici stranieri: un chirurgo cubano, diversi medici spagnoli. In quel periodo l’Ente spagnolo Medicus Mundi stanziava il fondo per la costruzione della Scuola per Tecnici di laboratorio. Era molto ben attrezzato e la sua capacità era di 75 studenti ogni anno.
Dal 2000 non erano più disponibili medici espatriati, quindi l’ospedale è stato rilevato da medici locali. Nel 2004 l’ospedale ha avviato un programma per pazienti con HIV & AIDS e nel 2007 più di 15.000 persone hanno frequentato quella clinica che ha ricevuto un grande sostegno da un medico tedesco Gerold Jagher. Gli anni tra il 2002 e il 2008 hanno segnato un grande evento per l’Ospedale con la costruzione di diversi nuovi reparti per diversi tipi di pazienti, fornendo ogni tipo di struttura e nuovi arredi, oltre a nuove macchine come XR e strumenti di laboratorio chimico clinico. Per il corretto e sano funzionamento dell’ospedale è stato necessario dotarsi di nuove fosse settiche, nuove tubazioni per l’acqua pulita, nuovo impianto elettrico, altoparlanti interni ed esterni, lavanderie. Importante la collaborazione aperta con i medici e gli infermieri in visita.